Il 27 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del decreto-legge che introduce misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell’esercizio delle loro funzioni nonché di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria.

Il decreto-legge, composto da cinque articoli, è volto a contrastare le aggressioni contro il personale sanitario e socio-sanitario, nonché il danneggiamento dei beni mobili e immobili destinati all’assistenza sanitaria, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza di tali professionisti e garantire che possano operare in condizioni adeguate. Recentemente, si è registrato un aumento significativo degli episodi di violenza fisica e verbale nelle strutture sanitarie, specialmente nei reparti di emergenza-urgenza, rendendo difficile il lavoro del personale.

Per far fronte a questa situazione, il legislatore ha già adottato diverse misure. Con il decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, è stata prevista una pena aggravata per chi arreca lesioni al personale sanitario durante l’esercizio delle loro funzioni, indipendentemente dalla gravità della lesione, e la possibilità per il questore di istituire presidi fissi della Polizia di Stato presso le strutture a rischio. Successivamente, il decreto legislativo 19 marzo 2024, n. 31, ha introdotto la procedibilità d’ufficio per le lesioni a danno del personale sanitario e socio-sanitario, eliminando la necessità di una denuncia da parte della vittima.

L’intervento normativo attuale si fonda sull’urgenza di tutelare il personale sanitario, introducendo ulteriori misure di deterrenza, tra cui l’aggravamento delle pene per il reato di danneggiamento all’interno di strutture sanitarie o nelle loro pertinenze, sia pubbliche che private, e l’arresto obbligatorio in flagranza differita entro 48 ore, supportato da documentazione videofotografica. Per garantire l’efficacia di queste misure, vengono inoltre previste linee guida per l’uso dei sistemi di videosorveglianza, nel rispetto della normativa sulla privacy.

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