Con provvedimento adottato il 18 marzo 2025, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI) e della sua controllante Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. (FSI), per accertare una possibile violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea (TFUE), in relazione al mercato del trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità (AV).
L’iniziativa trae origine dalla segnalazione presentata da SNCF Voyages Italia S.r.l. (SVI), filiale del gruppo ferroviario pubblico francese, che ha denunciato una serie di comportamenti potenzialmente ostruzionistici da parte di RFI. Secondo quanto riportato, RFI avrebbe ostacolato l’accesso all’infrastruttura ferroviaria nazionale, in particolare alla rete AV, rallentando o impedendo l’ingresso di SVI sul mercato italiano.
Le condotte contestate riguardano principalmente la gestione dell’assegnazione della capacità di rete, attraverso la predisposizione e l’applicazione di criteri e procedure che, secondo l’Autorità, avrebbero favorito gli operatori storici – in particolare Trenitalia, controllata dalla stessa FSI – a discapito dei nuovi entranti. Tra gli elementi oggetto di analisi figurano l’applicazione di criteri tecnici che privilegerebbero chi già utilizza intensamente la rete, nonché ritardi nella gestione delle richieste di accesso presentate da SVI.
L’AGCM ipotizza che tali comportamenti possano integrare una strategia escludente idonea a ostacolare l’accesso al mercato, mantenendo invariata la struttura concorrenziale esistente. Il mercato dell’AV in Italia, attualmente, è dominato da Trenitalia e NTV – Italo, con quote rispettivamente stimate intorno al 60-70% e 30-40%.
Nel contesto dell’istruttoria, l’Autorità, con il supporto del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha eseguito accertamenti ispettivi presso le sedi di RFI, FSI, Trenitalia e NTV. Il termine per la conclusione del procedimento è fissato al 31 luglio 2026.
L’indagine si svolge alla luce della normativa nazionale (Legge n. 287/1990) e unionale in materia di concorrenza, con particolare riferimento all’accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie previsto dalla Direttiva 2012/34/UE (Direttiva Recast) e recepito nel D.lgs. 112/2015. L’AGCM valuterà se le condotte di RFI e FSI abbiano limitato la concorrenza nel mercato rilevante e pregiudicato il commercio tra Stati membri.